La nostra azienda
Il Frantoio-Biofattoria Aleandri è situato a sud delle Marche nella provincia di Ascoli Piceno, nel comune di Offida, piccolo centro storico adagiato su dolci colline, dove da sempre l’olio e la vite sono orgoglio della cultura contadina.
Nel 1990 mio padre Luigi e mio zio Emilio hanno messo a dimora 4 ettari di olivi circa 900 piante (primo impianto) di Leccino, Frantoio, Pendolino e altre varietà minori. Successivamente sono state messe a dimora 300 piante di Cordoncino, 100 di Orbetana, 120 di Piantone di Mogliano e 180 di Raggia, questo è stato l’input per acquistare un piccolo frantoio per essere autonomi e lavorare sulla qualità.
Nel corso degli anni abbiamo operato molte opere di miglioramento: messa a dimora di numerose piante da legno (ciliegio e noce) su una superficie di circa 16 ettari, spiantato vigneti vecchi e reimpiantato vigneti con varietà che rientrano nelle nuove DOC come Offida Passerina e Offida Pecorino e Offida Rosso; messa a dimora di circa 1000 piante di olivo con quelle gia’ presenti, dando vita ad una proprietà di circa 1600 piante di olivo; realizzazione dell’impianto di trasformazione di stoccaggio e del punto vendita per le sole olive dell’azienda.
Il Frantoio Aleandri non si vanta di avere un storia secolare, ma si è saputo migliorare per dare negli anni un prodotto di qualità costante.
La famiglia Aleandri
Entrando in azienda, avrete modo di conoscere la famiglia Aleandri. Luigi Aleandri e Rita Menzietti sono proprietari di 50 ettari di terreno nel comune di Offida, in provincia di Ascoli Piceno. Sulla loro proprietà possono vantare la presenza di 1800 piante di olivo coltivate secondo il metodo di Agricoltura biologica.
Tiziano Aleandri, uno dei figli, negli ultimi anni, ha investito in olivocoltura, impiantando nuove piante oltre a quelle già esistenti e nell’impianto di trasformazione. Segue scrupolosamente ogni fase della produzione, della raccolta, fino alla trasformazione con il proprio frantoio aziendale e mantiene attiva la restante superficie di terreno, coltivandola a vite, foraggio e cereali.